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Contenuti:

“Jacopo Pegio” è un personaggio inventato a puro scopo satirico. Ogni pensiero, idea, valore o contenuto divulgato dal personaggio su questo sito e sui relativi social network non è da attribuirsi alla persona fisica e giuridica di Iacopo Melio, sollevato quindi da ogni responsabilità.

Quando possibile, i riferimenti a persone o fatti realmente accaduti verranno accompagnati da fonti ufficiali nel pieno rispetto dei diritti d’autore, oltre che della credibilità: alcuni contenuti (testi o immagini) pubblicati nel Blog o sui canali social collegati sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio. A tal proposito l’autore del Blog non è responsabile delle fonti (ad esempio siti collegati tramite link) né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Questo spazio non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità, non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7/03/2001. L’autore di www.JacopoPegio.it si riserva il diritto di modificare, aggiornare o cancellare i contenuti senza preavviso.

Approfondimento
diritto di satira:

Jacopo Pegio, nella divulgazione dei suoi contenuti, si appella al diritto di satira, configurabile come diritto soggettivo di rilevanza costituzionale: tale diritto rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 21 della Costituzione.

Il diritto di satira ha un fondamento complesso individuabile nella sua natura di creazione dello spirito, nella sua dimensione relazionale ossia di messaggio sociale, nella sua funzione di controllo esercitato con l’ironia ed il sarcasmo nei confronti dei poteri di qualunque natura. Ne è espressione anche la caricatura e, cioè, la consapevole ed accentuata alterazione dei tratti somatici, morali e comportamentali di una persona realizzata con lo scritto, la narrazione, la rappresentazione scenica.

La satira è riproduzione ironica di un fatto ed esprime un giudizio che assume connotazioni soggettive ed opinabili: l’esercizio del diritto di satira nella sua dimensione di scriminante (ex art. 51 c.p.) non richiede l’applicazione del requisito della “verità della notizia”, come invece necessario nel caso diritto di cronaca.